Catastrofe per Valentino Rossi: chiesto l’arresto immediato | Ha commesso un reato terribile

Valentino Rossi è una vera e propria leggenda ma la sua immagine ha rischiato di andare in mille pezzi per un grave episodio di cronaca

Un mito dello sport mondiale, un’icona insostituibile per milioni di appassionati. Valentino Rossi è un fenomeno universale, un’icona dell’italianità e un fuoriclasse che ha di gran lunga travalicato i confini del motomondiale.

Pochi altri come il pilota di Tavullia hanno avuto la capacità di unire e cementare un Paese da sempre diviso e in contrasto su tutto. Le gare di Valentino Rossi in sella alla sua moto sono diventate nel corso degli anni un evento di rilevanza nazionale, che facevano segnare ascolti record e un tifo trasversale.

Il ‘Dottore’ ha avuto un impatto anche superiore a quello della stessa Italia del calcio che solo in occasione delle grandi competizioni riesce a portare tutti dalla propria parte. Nel corso di una carriera lunghissima e inimitabile Valentino Rossi si è trasformato in un simbolo per milioni di sportivi.

Ogni tanto però il pluricampione del mondo di MotoGP è incappato in qualche passaggio a vuoto, nella classica buccia di banana a causa della quale ha rischiato di incrinare, se non addirittura di compromettere, la sua immagine.

Valentino Rossi ha corso un grave rischio, poteva finire malissimo: tutti i dettagli

C’è stato un momento in cui il fuoriclasse quasi imbattibile ma scanzonato, spregiudicato e gaudente, poteva lasciare il posto alla figura dell’evasore fiscale. Quello del mancato pagamento delle tasse, fatto ovviamente con dolo, è un reato grave e al tempo stesso meschino.

I ricchi che evadono il fisco scatenano un’ondata di odio soprattutto da parte di chi onestamente e senza disporre di budget illimitati versa onestamente il dovuto nelle casse dello Stato. Valentino Rossi ha rischiato di essere etichettato in questo modo.

Valentino Rossi, la richiesta dei magistrati mette i brividi: il finale non era scontato

L’ex fuoriclasse di Tavullia fu accusato in seguito ad alcune verifiche fatte dalla Guardia di Finanza di omessa e parziale dichiarazione dei redditi per il periodo compreso tra il 2001 e il 2006. Rossi puntò il dito contro lo studio di commercialisti a cui si era rivolto per gestire la sua posizione fiscale.

Alla fine lo stesso pilota pesarese chiese il patteggiamento a sei mesi di reclusione, una richiesta che fu accolta dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta. Rossi però in carcere non è mai finito, avendo potuto fruire della condizionale. Poteva andare molto peggio.