ULTIM’ORA SERIE A: clamorosa squalifica per doping | Positivo a due sostanze vietate

Brutte notizie per il calciatore di Serie A, che è risultato positivo all’antidoping a ben due sostanze vietate, e che prenderà così una squalifica molto lunga.

Il doping nel calcio è un tema spesso sottovalutato rispetto ad altri sport, ma rappresenta comunque una minaccia reale per l’integrità e la salute degli atleti. Sebbene i casi accertati siano meno frequenti rispetto a discipline come il ciclismo o l’atletica, il rischio di utilizzo di sostanze proibite per migliorare le prestazioni fisiche o per accelerare il recupero dagli infortuni è sempre presente.

La pressione costante per ottenere risultati, un calendario fitto di impegni e l’enorme posta in gioco economica possono spingere alcuni calciatori a cercare scorciatoie per mantenere alti livelli di rendimento. Il doping può assumere diverse forme: dall’uso di steroidi anabolizzanti e ormoni della crescita a farmaci mascheranti, fino a trattamenti medici non autorizzati.

Le autorità calcistiche, effettuano controlli antidoping regolari, ma le polemiche non mancano, soprattutto per le sanzioni che vengono date ai giocatori. Basti pensare ad esempio a Paul Pogba o al Papu Gomez, che hanno preso una lunga squalifica nonostante loro si siano sempre ritenuti innocenti.

Nuovo scandalo doping nel calcio

Proprio nei giorni scorsi purtroppo il fantasma del doping è tornato a presentarsi nel mondo del calcio. E a pagarne le conseguenze è stato un calciatore della Ligue 1, cioè l’equivalente francese della nostra Serie A.

Stiamo parlando di Ibrahima Niane, calciatore dell’Angers che è risultato positivo a ben due sostanze dopanti, vale a dire l’ecstasy e la MDMA. Droghe non proprio leggere dunque. I risultati sono venuti a galla dunque in seguito ad un controllo, e il giocatore non è nemmeno riuscito a giustificare la presenza di queste sostanze nel sangue.

Squalifica enorme per il calciatore

Per Niane dopo un consulto delle autorità antidoping francesi, è arrivata una squalifica di quasi due anni. Il giocatore potrà tornare in campo dunque solo nel marzo del 2027.

Una sentenza pesante dunque, che rischia di stroncare quasi del tutto la sua carriera. Staremo a vedere se ci sarà un ricorso e la pena verrà ridotta.