Ho solo 28 anni, ma mi ritiro: fine dei giochi | Poteva diventare uno dei migliori al mondo

Annuncio incredibile del giocatore, che a soli 28 anni ha deciso di dire basta e di ritirarsi dal mondo del calcio, lasciando tutti senza parole.
Nel mondo del calcio, il ritiro rappresenta uno dei momenti più delicati e significativi nella carriera di un giocatore. Dopo anni trascorsi tra allenamenti, partite, sacrifici e successi, arriva inevitabilmente il momento in cui il fisico non riesce più a reggere i ritmi elevati della competizione. Le ragioni anagrafiche, infatti, sono spesso alla base della decisione di dire addio al calcio giocato.
Con l’avanzare dell’età, anche i calciatori più talentuosi devono fare i conti con il calo della condizione atletica, la difficoltà nel recupero dagli infortuni e la perdita di reattività. Sebbene la professionalità e la preparazione possano allungare la carriera, nessuno è immune allo scorrere del tempo. Per alcuni, il ritiro arriva in modo naturale e sereno; per altri, invece, può essere una scelta sofferta, dettata anche da motivazioni personali o da una ridotta centralità all’interno del progetto tecnico.
Sebbene dunque come detto di solito a ritirarsi sono quasi sempre quei calciatori molto in avanti con l’età, questa volta abbiamo assistito ad una vera e propria eccezione. Ad appena 28 anni infatti questo ragazzo, che sembrava poter diventare uno dei migliori al mondo, ha deciso di dire basta e di ritirarsi dal calcio giocato, lasciando tutti senza parole.
Scelta a sorpresa del giocatore
Con grande sorpresa da parte di tutti, Charly Musonda, ex talento belga, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo ad appena 28 anni compiuti.
Il giocatore sembrava aver un futuro radioso davanti a se, tanto che il Chelsea lo acquistò ad appena 16 anni. Tuttavia il ragazzo non è mai esploso del tutto, arrivando così a prendere questa prematura decisione che mette fine alla sua carriera da calciatore.
Le parole di Musonda
”Ci ho riflettuto per molto tempo, oggi annuncio il mio ritiro dal calcio. Non è stata una decisione facile, ma adesso voglio vivere con un obiettivo preciso e ho deciso di aiutare i giocatori”.
”Sto lavorando per aiutare i calciatori ad esprimersi e ad avere l’opportunità di dimostrare quanto sono buoni: ce ne sono tantissimi nel mondo che non hanno questa opportunità”.