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Marco Ballotta, 40 anni di carriera, uno scudetto e… la malavita | Finito in loschi giri

Marco Ballotta ha vinto uno scudetto
La lunga carriera di Marco Ballotta – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Ha vinto uno scudetto come portiere di riserva nella Lazio, Marco Ballotta. Il suo percorso agonistico si è concluso alla bellezza di 58 anni

Una vicenda a dir poco turpe quella che ha coinvolto uno dei portieri più importanti del nostro campionato per tutti gli anni novanta. Lui è Marco Ballotta, bolognese doc, portiere tra i più affidabili della sua generazione.

Nato nel 1964, si è fatto conoscere nel calcio che conta nella secondo metà degli anni ottanta grazie ai sei anni trascorsi nel Modena. Ma è indossando la maglia dell’ambizioso Parma di Calisto Tanzi che Ballotta fa il suo ingresso nel gotha del calcio italiano.

Dopo un primo segmento di carriera trascorso in Emilia Romagna Ballotta compie l’ultimo salto nell’estate del 1997 quando viene acquistato da una delle squadre più vincenti dell’epoca, la Lazio di Sergio Cragnotti.

Nella rosa da sogno costruita dal patron biancoceleste Ballotta è il vice di Luca Marchegiani e pur giocando pochissimo offre un contributo significativo all’interno dello spogliatoio partecipando attivamente anche lui ai grandi successi del triennio laziale targato Sven Goran Eriksson.

Marco Ballotta, quanti guai al termine della carriera: i dettagli

Dopo una seconda esperienza nella Capitale, nel 2008 Ballotta ha dato l’addio al calcio professionistico riservandosi di proseguire una sorta di seconda carriera in alcune società di dilettanti. Qualche tempo fa sono però iniziati i problemi per l’ex numero uno bolognese.

Ballotta infatti è stato vittima di un grave raggiro e ha subito pesanti minacce da parte di pericolosi esponenti della ‘ndrangheta. Tutto ha avuto inizio qualche mese fa quando l’ex portiere della Lazio aveva chiesto aiuto a una persona per la copertura di circa 250mila euro di debiti accumulati in un istituto di credito.

Ballotta coinvolto in loschi affari
Il portiere Marco Ballotta coinvolto in pericolosi affari – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Marco Ballotta, minacce e pugni: è tutto vero

Non si sa bene chi gli consigliò di rivolgersi a un certo Giovanni Batista Moschella, che si è poi scoperto essere affiliato a un clan malavitoso. Moschella a sua volta lo mise in contatto con tale Roberto Radici che lo rassicurò dicendogli di poter trattare direttamente con il direttore della banca in cambio di 5mila euro.

Una volta incassati i 5.000, Radici sparì nel nulla fino a quando Ballotta riuscì a scoprire che lavorava in un ufficio al centro di Modena. L’ex estremo difensore gli lanciò accuse molto precise e a quel punto Radici e il malavitoso Moschella iniziarono a minacciarlo pesantemente, con quest’ultimo che gli rifilò anche un paio di pugni sul petto.